Per più di due anni ArchivioAngolo ha inviato una newsletter dedicata agli eventi storici documentati sul sito. Riproponiamo quelle comunicazioni.
Degli Antichi Originari di Angolo, delle loro terre e delle loro battaglie.
Nel 1489, stando ad un documento rinvenuto nell'archivio comunale, Bortolo Federici attesta che le famiglie degli Antichi Originari ( A.O.) di Angolo sono proprietarie delle terre su cui vivono.
Da allora, successivi dieci documenti certificano la proprietà delle terre e stabiliscono quali famiglie di nuovi residenti si aggreghino agli Antichi Originari.
Un atto del 1770 ci rivela come funzionasse la comunità angolese divisa tra Antichi Originari, forestieri residenti e non residenti; descrive come i tre gruppi di cittadini versassero le tasse in virtù del valore delle loro proprietà e ci mostra di quali servizi pubblici fosse dotato il paese che pagava i salari ai suoi amministratori (reggenti, cancelliere e avvocato) alle forze dell'ordine (soldati) e a vari lavoratori (sacrestano, massaro, stradini e guardia per la peste) che curavano le funzioni essenziali.
Il bilancio del comune, sempre del 1770, getta ulteriore luce sulle spese e sugli introiti derivanti in gran parte dai diritti di pascolo e di sfruttamento del bosco oltre che da una serie di voci minori.
La vita medievale viene stravolta dalla rivoluzione francese: nel 1806, un decreto del napoleonico Regno Italico stabilisce che le terre demaniali devono passare nella disponibilità dei Comuni ''salvo che gli antichi originari ne provino la proprietà'' entro 6 mesi.
Nei fatti, le amministrazioni tendevano poi a rivendere ai privati le terre un tempo comuni provocando in questo modo disagi e malcontento tra i contadini. Ne è un esempio, il 1834 darfense dove, esasperati dalla privatizzazione, gli A.O. avevano messo in atto una vera e propria sommossa come ben documenta il libro ''Rivolta'' di Roberto Andrea Lorenzi, un testo del 2012 apparso nella Collana del Circolo culturale Ghislandi ed edito da Valgrigna.
Quando, con la sovrana risoluzione dell'Impero Austro-Ungarico del Luglio del 1839, viene ribadita la volontà di accentramento delle terre presso i Comuni, le famiglie di Angolo capiscono che devono attivarsi per bloccare un processo che le priverebbe di beni regolarmente acquistati nel corso dei secoli.
Il problema è che negli anni sembrano essersi smarriti i titoli legali che attestano la proprietà delle terre.
È così che il 14 Agosto del 1839, Giacomo Morosini e Giuseppe Cominelli, nelle vesti di procuratori delle famiglie degli A.O., richiedono con una lettera alla deputazione del Comune, in attesa di poter ritrovare la documentazione necessaria, la sospensione del processo, paventando gravi disagi economici in caso di definitivo accorpamento delle terre al patrimonio comunale.
Per semplicità di lettura abbiamo trascritto tutti i documenti originali che raccontano questa intrigante vicenda.
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Terminamo ricordando la vita di Ferruccio Berteni, nato a Mazzunno nel 1903, operaio, schedato come ''Socialista'' dalla polizia fascista nel 1926 a seguito di una denuncia penale finita con l'assoluzione. Nel 1927 fu dotato di carta d'identità, un provvedimento considerato allora repressivo in quanto permetteva alla polizia di identificarne il possessore. In seguito a tali eventi, Ferruccio si ''comportò bene'' e nel 1942 venne radiato dal novero dei sovversivi.